DDL Made in Italy: nasce l’impresa creativa e culturale, previsto fondo specifico

Il Disegno di legge Made in Italy, approvato in data 31 Maggio 2023, ha posto l’accento sulle eccellenze italiane, sulla loro valorizzazione e sulla diffusione delle competenze ad esse connesse, con lo scopo di sviluppare un ecosistema efficiente basato su conoscenze della tradizione, investimenti e creazione di filiere strategiche in ogni campo.

Tra le varie previsioni del DDL, oltre all’istituzione del Liceo del Made in Italy ed all’istituzione di un Fondo sovrano da 1 miliardo di euro per investimenti strutturali, vi è l’introduzione nell’ordinamento italiano della fattispecie di “impresa culturale e creativa“, che viene definita come qualunque impresa che:

– svolga attività stabile e continuativa (in Italia o nell’UE);

– abbia per oggetto sociale, esclusivo o prevalente, una o più delle seguenti attività: ideazione, creazione, produzione, sviluppo, diffusione, promozione, conservazione, ricerca, valorizzazione o gestione di beni, attività e prodotti culturali.

Le imprese, che potranno fregiarsi dell’identificazione “Impresa culturale e creativa” o anche “ICC” nella denominazione sociale, dovranno iscriversi nelle apposite sezioni che dovranno essere approntate dalle singole CCIAA.

Le modalità e le condizioni per il riconoscimento della qualifica suddetta sono demandate ad un decreto del Ministro della Cultura di concerto con il Ministero del Made in Italy.

Un altro decreto del Ministero della Cultura provvederà ad istituire un albo delle ICC di interesse nazionale, ed infine un ulteriore decreto del ministero della cultura di concerto con quello del Made in Italy provvederà ad istituire un Fondo, che opererà con lo scopo di promuovere nuove imprenditorialità e misure adatte alla crescita del settore, ma anche di supportare (anche con incentivi a fondo perduto) forme di collaborazione delle ICC con imprese di altri settori, università, enti di ricerca, musei, e garantire misure per supportare l’accesso al credito, il reshoring delle imprese e la loro aggregazione in settori tradizionali e innovativi legati al comparto creativo.