IL DECRETO TRANSIZIONE 5.0 ALL’ESAME DELLA CORTE DEI CONTI

Raggiunto l’accordo tra Ministero del Made in Italy, Ministero delle economie e finanze e Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica riguardante il decreto attuativo c.d. Transizione 5.0.

Atteso da oltre tre mesi, il decreto, necessario per consentire la richiesta del tax credit relativo ad investimenti innovativi ed in grado di garantire un efficientamento energetico ad impianti processi produttivi, è ora al vaglio della Corte dei conti, che provvederà a dare l’ultimo via libera, dopo quello interministeriale e quello, ancora precedente, relativo all’ok di Bruxelles in merito alla ridefinizione dei limiti imposti alla tipologia dei partecipanti.

In particolare, sono state apportate diverse modifiche tra cui: 

  • – l’individuazione del GSE come unico controllore dell’effettiva implementazione degli investimenti;
  • – l’introduzione della possibilità di costruire impianti di produzione di energia termica;
  • – la limitazione dei soggetti abilitati al rilascio delle certificazioni a EGE, ESCo e ad ingegneri (sez. A dell’albo);
  • – la definizione della documentazione che dovrà essere presentata al termine dell’investimento: comunicazione di completamento investimento, la certificazione ex post sul raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico dichiarati all’inizio del progetto, l’attestato relativo alla perizia tecnica asseverata sulle caratteristiche dei beni strumentali acquistati e la certificazione contabile sull’effettivo sostenimento delle spese ammissibili.