Il decreto attuativo transizione 5.0, che andrà a garantire la piena operatività della misura, è stato trasmesso nei giorni scorsi alla Corte dei conti per le verifiche contabili.
La magistratura economica dovrà dunque dare il via libera al Ministero competente, quello del Made in Italy, che poi dovrà licenziare un provvedimento che stabilirà termini e modalità di avvio per la fruizione del credito (secondo alcune ipotesi ventilate dal Ministro Urso, ciò potrebbe avvenire verso la metà di Agosto).
Nel frattempo, si è ben delineato l’elenco dei documenti e delle attestazioni che dovranno essere prodotti dall’impresa non solo per effettuare la richiesta di accesso al tax credit, ma anche per soddisfare l’esigenza di monitoraggio (da parte del GSE) durante l’investimento e per la certificazione ex post.
Documenti ex ante
- – comunicazione preventiva con le informazioni sul progetto,
- – certificazione ex ante (una perizia asseverata) sugli obiettivi di risparmio energetico
Documenti durante l’investimento
- – comunicazione intermedia riguardante gli investimenti in cui attesta che almeno il 20% di quanto previsto è stato speso.
Documenti ex post completamento investimento
- – una comunicazione di fine lavori;
- – un’attestazione del rispetto degli obblighi PNRR (tra cui il vincolo DNSH);
- – una certificazione energetica ex post (asseverata) che attesti che le previsioni contenute nella certificazione ex ante sono state rispettate;
- – una perizia asseverata che attesti il collegamento al gestionale aziendale o alla rete di forniture;
- – una certificazione contabile che attesti che le spese sono state effettivamente sostenute