Decreto Sostegni Ter: il DL pubblicato in Gazzetta Ufficiale

Il Decreto Sostegni Ter, licenziato dal Consiglio dei Ministri in data 21 Gennaio 2022, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 27 Gennaio. La pubblicazione rende attivo il decreto, che al contempo passa all’esame delle Camere per la necessaria conversione in Legge (che dovrà essere effettuata obbligatoriamente entro 90 giorni dalla pubblicazione, a pena di decadenza).

Il decreto provvede a stanziare i finanziamenti per 

 

  • – Misure di sostegno rivolte alle attività del commercio al dettaglio, del settore dell’intrattenimento e del tessile

 

  • Istituito presso il Mise un “Fondo per il rilancio delle attività economiche di commercio al dettaglio” con una dotazione di 200 milioni per l’anno 2022. Per poter beneficiare dei contributi a fondo perduto le imprese devono presentare un ammontare di ricavi riferito al 2019 non superiore a 2 milioni e aver subito una riduzione del fatturato nel 2021 non inferiore al 30% rispetto al 2019. Sono ammesse le attività che corrispondono ai seguenti codici ATECO
    • 1) 7.19;
    • 2) 47.30;
    • 3) 47.43;
    • 4) tutte le attività dei gruppi 47.5 e 47.6, 47.71, 47.72, 47.75, 47.76, 47.77, 47.78, 47.79, 47.82, 47.89 e 47.99

 

Nell’ambito della misura predetta sono previste le seguenti intensità di contributo a) 60%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 non superiori a quattrocentomila euro; b) 50%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a quattrocentomila euro e fino a un milione di euro; c) 40%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a un milione di euro e fino a due milioni di euro.

  • Il Fondo per il sostegno delle attività economiche particolarmente colpite (intrattenimenti, discoteche, gestione di piscine a titolo di esempio) dall’emergenza epidemiologica, istituito con il decreto Sostegni del 22 marzo 2021, è esteso al 2022 con uno stanziamento di 20 milioni da destinare ad interventi in favore dei parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici. Stanziati 40 milioni di euro da destinare ad interventi per le imprese che svolgono attività identificate dai seguenti codici della classificazione delle attività economiche ATECO: 96.09.05, 56.10, 56.21, 56.30, 93.11.2, che presentano cumulativamente i seguenti requisiti: a) nell’anno 2021, hanno subito una riduzione del fatturato non inferiore al 40% rispetto al fatturato del 2019.. Per le imprese costituite nel corso dell’anno 2020, la riduzione del fatturato, nella medesima misura, è rapportata al periodo di attività del 2020 decorrente dalla data di costituzione e iscrizione nel registro delle imprese, prendendo in considerazione il fatturato registrato nel predetto periodo e il fatturato registrato nel corrispondente periodo del 2021; b) hanno registrato, nel periodo d’imposta 2021, un peggioramento del risultato economico d’esercizio in misura pari o superiore al 30%;
  • Il credito d’imposta del 30% sul valore delle rimanenze finali di magazzino delle attività manifatturiere e del commercio del settore tessile, della moda e degli accessori è esteso anche alle imprese che svolgono attività di commercio al dettaglio in esercizi specializzati di prodotti tessili, della moda, del calzaturiero e della pelletteria. Per la misura sono stanziati circa 100 milioni.

 

 

  • – Misure di sostegno al settore della cultura

 

 

  • 1) Previsto un incremento di 50 milioni per la parte corrente e di 25 milioni per gli interventi n conto capitale dei Fondi per le emergenze nei settori dello spettacolo e del cinema e audiovisivo. Il Fondo per le emergenze delle imprese e delle istituzioni culturali è stato incrementato di 30 milioni di euro. 

 

  • – Cessione del credito e sconto in fattura: dopo il 7 Febbraio 2022, sarà possibile cedere una sola volta il credito. La norma si riferisce alle seguenti misure: ecobonus, superbonus, credito d’imposta per botteghe e negozi, credito d’imposta per canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda, credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro, credito d’imposta per la sanificazione e l’acquisto di dispositivi di protezione;
  • – Piano transizione 4.0: Per la quota superiore a 10 milioni di euro degli investimenti inclusi nel PNRR, diretti alla realizzazione di obiettivi di transizione ecologica individuati con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro della transizione ecologica e con il Ministro dell’economia e delle finanze, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 5% del costo fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 50 milioni di euro. Prevista una spesa di euro 30 milioni di euro annui;

 

 

  • – Contributi volti a supportare la spesa energetica delle filiere maggiormente a rischio causa rincari prezzi asset energetici.

 

    • 1) 1,2 miliardi per annullare a tutte le imprese gli oneri di sistema nel primo trimestre del 2022. Riguarderà le attività che nei contratti impegnano potenza anche sopra i 16,5kW;
    • 2) 540 milioni per contributi sotto forma di credito d’imposta pari al 20% delle spese elettriche (tutta la bolletta) per le imprese energivore, circa 3.800, che hanno subito incremento dei costi +30% rispetto al 2019;
    • 3) Prevista, dal 1 febbraio al 31 dicembre 2022, anche una misura per i fotovoltaici incentivati con vecchi sistemi che se hanno extra profitto devono riversarne una parte al GSE tramite compensazione. L’importo verrà deciso dal GSE.