Credito d’imposta beni strumentali – MiMIT

Supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali. 

Obiettivo

Favorire la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.

  • Tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.

    Il credito d’imposta per gli investimenti in altri beni strumentali materiali tradizionali è riconosciuto anche agli esercenti arti e professioni, ai soggetti aderenti al regime forfetario, alle imprese agricole ed alle imprese marittime.

  • Beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati (Allegato A)

    • 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
    • 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
    • 5% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

    Beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati (Allegato B)

    • 2023: 20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro
    • 2024: 15% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro
    • 2025: 10% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro.

    Si considerano agevolabili anche le spese per servizi sostenute mediante soluzioni di cloud computing per la quota imputabile per competenza.

    Il credito d’imposta per entrambi tipi di beni può essere esteso fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

    Scadenza 

    Il credito d’imposta per entrambi tipi di beni può essere esteso fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

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  • Il credito d’imposta per entrambi tipi di beni può essere esteso fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

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