Credito d’imposta Ricerca&Sviluppo

L’articolo 1, comma 35 della Legge 23 dicembre 2014, n. 190 (cd. Legge di Stabilità 2015) ha introdotto nel nostro ordinamento un incentivo volto a stimolare la spesa privata in Ricerca e Sviluppo per innovare i processi produttivi e garantire competitività alle imprese.

  • Soggetti ammissibili
  • Sono ammessi all’agevolazione tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa (imprese, enti non commerciali, consorzi e reti d’impresa), con sede in Italia, indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano.
  • L’agevolazione
  • L’agevolazione consiste in un credito d’imposta pari al 50% delle spese incrementali in Ricerca e Sviluppo, riconosciuto fino a un massimo annuale di 20 milioni di €/anno per beneficiario. Il credito d’imposta può essere utilizzato, anche in caso di perdite, a copertura di un ampio insieme di imposte e contributi.
  • Sono agevolabili tutte le spese relative a ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale: costi per personale altamente qualificato e tecnico, contratti di ricerca con università, enti di ricerca, imprese, start up e PMI innovative, quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio, competenze tecniche e privative industriali
  • La misura è applicabile per le spese in Ricerca e Sviluppo che saranno sostenute nel periodo 2017-2020.
  • La procedura
  • Si accede automaticamente in fase di redazione di bilancio, indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi, nel quadro RU del modello Unico.
  • Sussiste l’obbligo di documentazione contabile certificata.

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